@ustianollo @ballalloi/me, seduta sulla sedia a dondolo, alza gli occhi dal lavoro ai ferri e si mette a raccontarequando ero giovane (non che adessho io shia vecchia, eh!) le immagini di installazione delle distribuzioni Linux si masterizzavano su CD¹, e più tardi su DVD, senza se ne ma, perché per file di quelle dimensioni non c'erano alternative sensate.Ad un certo punto, le chiavette USB hanno iniziato ad avere dimensioni non più paragonabili a qualche floppy, ma finalmente paragonabili a quelle di un CD, e qualcuno si è posto il problema: ma se usassimo queste, anziché dover usare un CD nuovo tutte le volte², che dopo qualche mese va buttato?Il problema è che prendendo le immagini dell'epoca e mettendole così com'erano su chiavetta, si otteneva una cosa non funzionante. Per cui sono nati dei programmi che prendevano una ISO pensata per essere masterizzata su CD, estraevano i file, installavano un bootloader adeguato al supporto, e spesso funzionava — tranne il fatto che i computer un po' vecchiotti su cui ho sempre messo le mani io spesso non facevano boot da chiavetta USB, e quindi toccava continuare ad usare i CD e non ho moltissima esperienza con quel metodo.Nel frattempo però gli sviluppatori delle distribuzioni hanno visto che era una buona idea, e hanno trovato un sistema per fare delle immagini chiamate “hybrid”, in grado di funzionare sia su chiavetta che su CD, e in teoria non ci sarebbe più stato bisogno di strumenti extra, bastava dd.Però ovviamente se hai un progetto e ti piace lavorarci, non è facile smettere, ed effettivamente quegli strumenti potevano potenzialmente offrire strumenti utili (tipo la possibilità di installare più iso sulla stessa chiavetta), oppure un'interfaccia grafica, o la possibilità di girare sotto windows, dove dd non c'era, e quindi i progetti sono andati avanti.Solo che gli sviluppatori delle distribuzioni a quel punto erano comodi ad usare dd, e se gli altri strumenti causavano problemi non se ne accorgevano, e non avevano neanche particolarmente motivo per considerarli una priorità, visto che c'era un altro metodo funzionante per fare l'installazione (e millemila cose da fare, e poco tempo, e poche persone per farle)./me si mette a contare i punti del lavoro ai ferri, dimenticandosi che stava parlando di altro¹ per il tempo dei floppy dovete rivolgervi a @diegor che è ancora più vecchio di me ² mi pare di ricordare che a volte con i CD/DVD riscrivibili capitasse di avere poi problemi al boot, ma non ricordo perché