Io per primo uso ancora Instagram dopo essermi liberato di Facebook e di Twitter (con una ricaduta) e sento che sarei ancora su quelle piattaforme, e non in fase di riflessione sull'abbandono di Instagram, se non avessi avuto accanto questo ambiente no...
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Io per primo uso ancora Instagram dopo essermi liberato di Facebook e di Twitter (con una ricaduta) e sento che sarei ancora su quelle piattaforme, e non in fase di riflessione sull'abbandono di Instagram, se non avessi avuto accanto questo ambiente non commerciale e le persone che lo rendono un posto vivo e animato. Ma quindi se la soluzione alla monetizzazione delle nostre vite digitali è necessariamente collettiva, perchè su questi problemi ragioniamo sempre a livello individuale?
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Io per primo uso ancora Instagram dopo essermi liberato di Facebook e di Twitter (con una ricaduta) e sento che sarei ancora su quelle piattaforme, e non in fase di riflessione sull'abbandono di Instagram, se non avessi avuto accanto questo ambiente non commerciale e le persone che lo rendono un posto vivo e animato. Ma quindi se la soluzione alla monetizzazione delle nostre vite digitali è necessariamente collettiva, perchè su questi problemi ragioniamo sempre a livello individuale?
@gubi@sociale.network faccio notare che c'è una sostanziale differenza fra "chi si mette in vetrina" (ad Amsterdam o su un social o sulla stampa scandalistica) e chi invece viene DERUBATO della propria immagine privata senza nemmeno saperlo (se non occasionalmente per sbaglio) e soprattutto senza essere accondiscendente. Non faccio un discorso moralistico, faccio un discorso di RISPETTO UMANO fra esseri umani che, fino a prova contraria, sono tutti uguali fra loro e meritano tutti lo stesso RISPETTO
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@gubi@sociale.network faccio notare che c'è una sostanziale differenza fra "chi si mette in vetrina" (ad Amsterdam o su un social o sulla stampa scandalistica) e chi invece viene DERUBATO della propria immagine privata senza nemmeno saperlo (se non occasionalmente per sbaglio) e soprattutto senza essere accondiscendente. Non faccio un discorso moralistico, faccio un discorso di RISPETTO UMANO fra esseri umani che, fino a prova contraria, sono tutti uguali fra loro e meritano tutti lo stesso RISPETTO
@6al non vedo differenze, men che meno sostanziali. Le sex workers hanno tutto il diritto di mettersi in vetrina senza che altri possano usare la loro immagine, le instagrammers hanno tutto il diritto di mostrare scollature senza che altri possano usare la loro immagine. Se diciamo che le prime perdono ogni diritto sulla loro immagine se si mettono in vetrina per strada, diamo ragione a chi dice che le scollate non hanno più diritti sulla loro immagine se si mettono in vetrina in rete.
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@6al non vedo differenze, men che meno sostanziali. Le sex workers hanno tutto il diritto di mettersi in vetrina senza che altri possano usare la loro immagine, le instagrammers hanno tutto il diritto di mostrare scollature senza che altri possano usare la loro immagine. Se diciamo che le prime perdono ogni diritto sulla loro immagine se si mettono in vetrina per strada, diamo ragione a chi dice che le scollate non hanno più diritti sulla loro immagine se si mettono in vetrina in rete.
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Io per primo uso ancora Instagram dopo essermi liberato di Facebook e di Twitter (con una ricaduta) e sento che sarei ancora su quelle piattaforme, e non in fase di riflessione sull'abbandono di Instagram, se non avessi avuto accanto questo ambiente non commerciale e le persone che lo rendono un posto vivo e animato. Ma quindi se la soluzione alla monetizzazione delle nostre vite digitali è necessariamente collettiva, perchè su questi problemi ragioniamo sempre a livello individuale?
@gubi
giustissimo
...e ancoragrazie per avermi fatto scoprire il
mondo
Fediverso &
Masto ..dove mi sono acclimatato e ho trovato Tante belle persone...come Te del resto!! A presto, spero prima o poi di incontrarci.
Buona
serata zio Carlo
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@gubi
giustissimo
...e ancoragrazie per avermi fatto scoprire il
mondo
Fediverso &
Masto ..dove mi sono acclimatato e ho trovato Tante belle persone...come Te del resto!! A presto, spero prima o poi di incontrarci.
Buona
serata zio Carlo
@claus61 buona serata a te!
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@grabbi_it @6al ovviamente il loro parere che condivido, è che nessuno abbia il diritto di usare foto prese da profili personali senza permesso, anche senza scollatura, men che meno a scopo di lucro. Ma il problema in questo caso non è concordare sul principio, ma capire in che modo si può affermarlo e come sanzionare violazioni di tale principio.
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@grabbi_it @6al ovviamente il loro parere che condivido, è che nessuno abbia il diritto di usare foto prese da profili personali senza permesso, anche senza scollatura, men che meno a scopo di lucro. Ma il problema in questo caso non è concordare sul principio, ma capire in che modo si può affermarlo e come sanzionare violazioni di tale principio.
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@grabbi_it @6al perché:
1) Qualsiasi prestazione lavorativa si basa su un contratto, fosse anche il tacito accordo che dai al barbiere di tagliarti i capelli, ma non di farti foto mentre ti taglia i capelli.
2) Ogni contratto richiede il consenso di entrambe le parti contraenti.
3) Le lavoratrici consentono a farsi guardare gratis e a farsi toccare secondo determinate regole e tariffe, ma questo consenso non è estendibile ad altre attività non consentite.
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@grabbi_it @6al perché:
1) Qualsiasi prestazione lavorativa si basa su un contratto, fosse anche il tacito accordo che dai al barbiere di tagliarti i capelli, ma non di farti foto mentre ti taglia i capelli.
2) Ogni contratto richiede il consenso di entrambe le parti contraenti.
3) Le lavoratrici consentono a farsi guardare gratis e a farsi toccare secondo determinate regole e tariffe, ma questo consenso non è estendibile ad altre attività non consentite.
@gubi @6al 1) il soggetto della foto non è il cliente della sex worker ma la sex worker stessa (quindi come se stessimo parlando del barbiere e non del suo cliente) 2) la diffusione di immagini non è sempre a scopo di lucro e, a meno che la ripresa sia vietata esplicitamente come in Olanda, non vedo violazione di contratti di alcun tipo (che poi un contratto andrebbe formalizzato e non semplicemente usato come verga per reclamare diritti non precisati e non concordati tra le paeri) 3) su questo non ci piove altrimenti non si parlerebbe di lavoratrici ma di oggetti. Il mio punto era che molto probabilmente, a meno di smentita dalle dirette interessate, chi si espone in maniera provocante sul web (e non è “del mestiere”) non sono convinto non lo faccia per diffondere questa sua immagine il più possibile per piacere personale o sperando in un tornaconto (aspirando “al mestiere”)
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@gubi @6al 1) il soggetto della foto non è il cliente della sex worker ma la sex worker stessa (quindi come se stessimo parlando del barbiere e non del suo cliente) 2) la diffusione di immagini non è sempre a scopo di lucro e, a meno che la ripresa sia vietata esplicitamente come in Olanda, non vedo violazione di contratti di alcun tipo (che poi un contratto andrebbe formalizzato e non semplicemente usato come verga per reclamare diritti non precisati e non concordati tra le paeri) 3) su questo non ci piove altrimenti non si parlerebbe di lavoratrici ma di oggetti. Il mio punto era che molto probabilmente, a meno di smentita dalle dirette interessate, chi si espone in maniera provocante sul web (e non è “del mestiere”) non sono convinto non lo faccia per diffondere questa sua immagine il più possibile per piacere personale o sperando in un tornaconto (aspirando “al mestiere”)
@grabbi_it @6al prova a fare foto del tuo barbiere senza permesso la prossima volta che ti vai a tagliare i capelli e poi mi dirai come va quando gli spiegherai che non era a scopo di lucro
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@grabbi_it @6al prova a fare foto del tuo barbiere senza permesso la prossima volta che ti vai a tagliare i capelli e poi mi dirai come va quando gli spiegherai che non era a scopo di lucro
@gubi@sociale.network @grabbi_it@defcon.social
questa discussione dimostra perché, come ho tentato di spiegare, tirare in mezzo l'argomento "sex workers" era sbagliato. Il tema era la dignità umana delle donne colpite dal comportamento di certi uomini, la violazione di diritti che dovrebbero essere alla base di una civile convivenza, non un conflitto di interessi! Tranquilli, potete far finta di non aver capito, ma in tal caso mi sentirò libero di silenziare questo thread che non mi riguarda -
@gubi@sociale.network @grabbi_it@defcon.social
questa discussione dimostra perché, come ho tentato di spiegare, tirare in mezzo l'argomento "sex workers" era sbagliato. Il tema era la dignità umana delle donne colpite dal comportamento di certi uomini, la violazione di diritti che dovrebbero essere alla base di una civile convivenza, non un conflitto di interessi! Tranquilli, potete far finta di non aver capito, ma in tal caso mi sentirò libero di silenziare questo thread che non mi riguarda@6al @grabbi_it ma io sostenevo il tuo argomento, al punto da dire che l’immagine personale è sacra e non può essere oggetto di appropriazione, di sfruttamento o di abuso nemmeno nel caso più palese di chi sta nudo per strada. Era per dire che la regola non ammette eccezioni, e la dignità a cui la persona ha diritto, e il rispetto di questa dignità che diventa un dovere, non è mai subordinata al nascondimento del corpo come prerequisito.