Lo scandalo dell'A.S.
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@informapirata @scuola se i libri li fornisse la scuola allora vedi che la smettono di cambiare versioni ogni anno perché hanno aggiunto mezzo paragrafo.
@deepthroat @informapirata @scuola ma le versioni non cambiano ogni anno per volontà della scuola...
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Lo scandalo dell'A.S. 2025/2026: libri scolastici digitali: "risparmio" per le scuole, costo per le famiglie
Le scuole italiane adottano libri digitali per aggirare i tetti di spesa ministeriali, ma i docenti consigliano l’acquisto di quelli cartacei. Le famiglie perdono così il diritto ai rimborsi previsti
@informapirata articolo interessante, ma il problema non è di "quest'anno", sono ormai anni che va avanti così. Aggiungiamo che molto spesso dalle adozioni nazionali o dai file forniti dagli istituti, non c'è modo di capire se un adozione è digitale o cartacea, creando confusione e lavoro in più per famiglie e cartolibrerie (parlo per esperienza). Inoltre c'è anche il problema dei libri "consigliati" che sfrutta lo stesso meccanismo di quelli digitali per non sforare il budget. Ma nel 90% dei casi il docente vuole il libro cartaceo, così come lo vuole per la versione digitale. Aggiungi il problema delle continue nuove edizione con libri in cui cambiano poche pagine o quasi nulla. Alcuni editori (ladri) non sanno nemmeno più come intitolare i libri, tra "plus, extra, new, gold o edizione *colore a caso*" no@scuola@poliverso.org
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@deepthroat @informapirata @scuola ma le versioni non cambiano ogni anno per volontà della scuola...
@akaCisco invece è proprio così... I libri scolastici vengono scelti dai docenti che accettano questo regime truffaldino semplicemente perché non ne pagano le conseguenze
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@informapirata articolo interessante, ma il problema non è di "quest'anno", sono ormai anni che va avanti così. Aggiungiamo che molto spesso dalle adozioni nazionali o dai file forniti dagli istituti, non c'è modo di capire se un adozione è digitale o cartacea, creando confusione e lavoro in più per famiglie e cartolibrerie (parlo per esperienza). Inoltre c'è anche il problema dei libri "consigliati" che sfrutta lo stesso meccanismo di quelli digitali per non sforare il budget. Ma nel 90% dei casi il docente vuole il libro cartaceo, così come lo vuole per la versione digitale. Aggiungi il problema delle continue nuove edizione con libri in cui cambiano poche pagine o quasi nulla. Alcuni editori (ladri) non sanno nemmeno più come intitolare i libri, tra "plus, extra, new, gold o edizione *colore a caso*" no@scuola@poliverso.org
@Yaku il problema non è di quest'anno, ma finora era un problema di nicchia: quest'anno invece ha raggiunto percentuali mai viste prima. E questo rende urgente una reazione forte da parte dell'utenza
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@akaCisco invece è proprio così... I libri scolastici vengono scelti dai docenti che accettano questo regime truffaldino semplicemente perché non ne pagano le conseguenze
@informapirata @akaCisco @scuola aggiungo piccola tip: non è raro ritrovarsi sulla copertina del libro il nome del proprio professore, o comunque di un docente della scuola.
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@Yaku il problema non è di quest'anno, ma finora era un problema di nicchia: quest'anno invece ha raggiunto percentuali mai viste prima. E questo rende urgente una reazione forte da parte dell'utenza
@informapirata Non saprei dirti le percentuali, ma è un problema che peggiora di anno in anno e pare che al momento non ci sia nessun interesse a intervenire.
Non vorrei andare fuori tema, ma sempre per buttare merda sugli editori, aggiungiamo la questione dei guadagni sulla scolastica che va quasi totalmente a loro. I margini per i rivenditori finali sono ridicoli (intorno al 10% sulla scuola primaria e poco più sulla secondaria e superiori). Aggiungi i costi di spedizione e di gestione e se non vai sotto, poco ci manca. Di fatto le attività che fanno questo servizio lo fanno quasi a guadagno zero, e se lo fai è solo per offrire il servizio e guadagnare sul resto, sperando che chi ti ordina i libri si compri almeno un cazzo di astuccio, sempre che non lo prenda su Amazon che costa meno. -
@informapirata Non saprei dirti le percentuali, ma è un problema che peggiora di anno in anno e pare che al momento non ci sia nessun interesse a intervenire.
Non vorrei andare fuori tema, ma sempre per buttare merda sugli editori, aggiungiamo la questione dei guadagni sulla scolastica che va quasi totalmente a loro. I margini per i rivenditori finali sono ridicoli (intorno al 10% sulla scuola primaria e poco più sulla secondaria e superiori). Aggiungi i costi di spedizione e di gestione e se non vai sotto, poco ci manca. Di fatto le attività che fanno questo servizio lo fanno quasi a guadagno zero, e se lo fai è solo per offrire il servizio e guadagnare sul resto, sperando che chi ti ordina i libri si compri almeno un cazzo di astuccio, sempre che non lo prenda su Amazon che costa meno.> Non saprei dirti le percentuali
https://dati.istruzione.it/opendata/opendata
Nel solo Lazio 7.240, potrebbero essere circa 145.000 potenziali acquisti.
Su oltre 53.000 classi del Lazio, abbiamo quasi 6.000 classi che hanno adottato almeno un libro digitale. Le scuole che hanno adottato almeno un libro digitale sono 677, ma 500 di queste ne hanno adottati una decina.
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> Non saprei dirti le percentuali
https://dati.istruzione.it/opendata/opendata
Nel solo Lazio 7.240, potrebbero essere circa 145.000 potenziali acquisti.
Su oltre 53.000 classi del Lazio, abbiamo quasi 6.000 classi che hanno adottato almeno un libro digitale. Le scuole che hanno adottato almeno un libro digitale sono 677, ma 500 di queste ne hanno adottati una decina.
@informapirata si grazie, avevo letto. Intendevo le percentuali degli anni passati.
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@informapirata @akaCisco @scuola aggiungo piccola tip: non è raro ritrovarsi sulla copertina del libro il nome del proprio professore, o comunque di un docente della scuola.
@deepthroat @informapirata @scuola secondo me non sapete di cosa state parlando, né di quanto sia il reale potere dei e delle docenti sulle case editrice. Comunque ok va bene così, non ho davvero voglia di parlarne
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@deepthroat @informapirata @scuola secondo me non sapete di cosa state parlando, né di quanto sia il reale potere dei e delle docenti sulle case editrice. Comunque ok va bene così, non ho davvero voglia di parlarne
@akaCisco Mi spiego meglio: i docenti evidentemente non dispongono di leve particolarmente forti contro un mercato oligopolistico come quello degli Editori. Tuttavia Resta il fatto che non hanno neanche alcun interesse a porre in essere meccanismi di resistenza, perché in fondo non ne pagano mai le conseguenze in maniera diretta Ma le conseguenze sono ribaltate su studenti e famiglie
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Lo scandalo dell'A.S. 2025/2026: libri scolastici digitali: "risparmio" per le scuole, costo per le famiglie
Le scuole italiane adottano libri digitali per aggirare i tetti di spesa ministeriali, ma i docenti consigliano l’acquisto di quelli cartacei. Le famiglie perdono così il diritto ai rimborsi previsti
@informapirata @scuola
Ripetete con me, i libri per l'istruzione di ogni ordine e grado deve pagarli lo Stato.
Cartacei o digitali non cambia. -
@informapirata @scuola
Ripetete con me, i libri per l'istruzione di ogni ordine e grado deve pagarli lo Stato.
Cartacei o digitali non cambia.@gestoredirete @informapirata @scuola
l'istruzione dev'essere gratuita, e anche la cultura in generale non può essere un lusso.
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@gestoredirete @informapirata @scuola
l'istruzione dev'essere gratuita, e anche la cultura in generale non può essere un lusso.
@ippogrifomimetico @gestoredirete sono sostanzialmente d'accordo, ma è importante essere realistici: rendere gratuiti i libri scolastici potrebbe non essere una soluzione adeguata, In primo luogo perché quella gratuita non esiste Ma viene sovvenzionata da tutti i contribuenti, In secondo luogo perché ciò che è gratuito viene considerato scadente e non viene mai sottoposto ad adeguati controlli di qualità.
Oggi infatti abbiamo un problema sociale più generale:
(SEGUE)
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@ippogrifomimetico @gestoredirete sono sostanzialmente d'accordo, ma è importante essere realistici: rendere gratuiti i libri scolastici potrebbe non essere una soluzione adeguata, In primo luogo perché quella gratuita non esiste Ma viene sovvenzionata da tutti i contribuenti, In secondo luogo perché ciò che è gratuito viene considerato scadente e non viene mai sottoposto ad adeguati controlli di qualità.
Oggi infatti abbiamo un problema sociale più generale:
(SEGUE)
(SEGUE)
I servizi sociali offerti gratuitamente o con un prezzo politico vengono sempre considerati un "caval donato" cui non si guarda in bocca. Chi può permetterselo, si prende il caval donato e se ne compra uno buono (libri, ripetizioni, sanità Integrativa, etc) mentre chi non può fare altrimenti si rassegna e si accontenta.
(SEGUE)
@ippogrifomimetico @gestoredirete @scuola -
(SEGUE)
I servizi sociali offerti gratuitamente o con un prezzo politico vengono sempre considerati un "caval donato" cui non si guarda in bocca. Chi può permetterselo, si prende il caval donato e se ne compra uno buono (libri, ripetizioni, sanità Integrativa, etc) mentre chi non può fare altrimenti si rassegna e si accontenta.
(SEGUE)
@ippogrifomimetico @gestoredirete @scuola(SEGUE)
Il risultato è che lo Stato regala soldi ai produttori (editori, insegnanti, fornitori di medicali, operatori sanitari, etc) e nessuno ha la volontà o la forza di organizzarsi per evitarlo.
Questo arreca un danno alla collettività, arricchisce i monopolisti e gli oligopolisti e soprattutto devasta Lo Stato Sociale che è costituito principalmente dai due pilastri: istruzione e Sanità
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(SEGUE)
Il risultato è che lo Stato regala soldi ai produttori (editori, insegnanti, fornitori di medicali, operatori sanitari, etc) e nessuno ha la volontà o la forza di organizzarsi per evitarlo.
Questo arreca un danno alla collettività, arricchisce i monopolisti e gli oligopolisti e soprattutto devasta Lo Stato Sociale che è costituito principalmente dai due pilastri: istruzione e Sanità
@informapirata @ippogrifomimetico @scuola
Non sono d'accordo, qui di tratta di affermare e mettere in pratica un principio ovvero che l'istruzione è un bene pubblico e deve essere a carico della fiscalità generale esattamente per questa ragione qui.
Non mi sembra, parlo per la mia esperienza naturalmente, che il fatto che pago il libro di testo sia garanzia di per sé della qualità della scelta del docente, per dirne una.
Ma ripeto, è soprattutto una questione di principio. -
@informapirata @ippogrifomimetico @scuola
Non sono d'accordo, qui di tratta di affermare e mettere in pratica un principio ovvero che l'istruzione è un bene pubblico e deve essere a carico della fiscalità generale esattamente per questa ragione qui.
Non mi sembra, parlo per la mia esperienza naturalmente, che il fatto che pago il libro di testo sia garanzia di per sé della qualità della scelta del docente, per dirne una.
Ma ripeto, è soprattutto una questione di principio.@gestoredirete regalare monnezza a caso devasta Lo Stato Sociale. Anzi, per la precisione, regalare monnezza a caso è esattamente il modo in cui le lobby lavorano per devastare Lo Stato Sociale
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@akaCisco Mi spiego meglio: i docenti evidentemente non dispongono di leve particolarmente forti contro un mercato oligopolistico come quello degli Editori. Tuttavia Resta il fatto che non hanno neanche alcun interesse a porre in essere meccanismi di resistenza, perché in fondo non ne pagano mai le conseguenze in maniera diretta Ma le conseguenze sono ribaltate su studenti e famiglie
@informapirata Se l'editore cambia il testo quando gli pare senza nessun controllo, il docente non può fare nulla. Ho a che fare con tantissimi docenti di ogni ordine e grado visto il lavoro che faccio e quelli che se ne fregano o non sanno nulla sono pochi, gli altri conoscono lo schifo ma non hanno molte armi con cui opporsi o si sono giustamente rotti i coglioni e poi ci sono quelli eroici che invece provano a fare qualcosa. Che io stimo tantissimo ma i risultati sono poca roba. @akaCisco @deepthroat @scuola
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@gestoredirete regalare monnezza a caso devasta Lo Stato Sociale. Anzi, per la precisione, regalare monnezza a caso è esattamente il modo in cui le lobby lavorano per devastare Lo Stato Sociale
@informapirata i libri delle elementari le paga il comune (aka stato) ma la qualità è in linea con i testi degli altri gradi di scuola. Non ho le competenze per definire se i testi siano "monnezza" ma a sentire i docenti direi di no. @gestoredirete @ippogrifomimetico @scuola
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@informapirata i libri delle elementari le paga il comune (aka stato) ma la qualità è in linea con i testi degli altri gradi di scuola. Non ho le competenze per definire se i testi siano "monnezza" ma a sentire i docenti direi di no. @gestoredirete @ippogrifomimetico @scuola
@Yaku non ho detto questo, ma ho detto che ad oggi il sistema di controllo per evitare che venga propinata monnezza è estremamente fragile