Lo scandalo dell'A.S.
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@informapirata Non saprei dirti le percentuali, ma è un problema che peggiora di anno in anno e pare che al momento non ci sia nessun interesse a intervenire.
Non vorrei andare fuori tema, ma sempre per buttare merda sugli editori, aggiungiamo la questione dei guadagni sulla scolastica che va quasi totalmente a loro. I margini per i rivenditori finali sono ridicoli (intorno al 10% sulla scuola primaria e poco più sulla secondaria e superiori). Aggiungi i costi di spedizione e di gestione e se non vai sotto, poco ci manca. Di fatto le attività che fanno questo servizio lo fanno quasi a guadagno zero, e se lo fai è solo per offrire il servizio e guadagnare sul resto, sperando che chi ti ordina i libri si compri almeno un cazzo di astuccio, sempre che non lo prenda su Amazon che costa meno.> Non saprei dirti le percentuali
https://dati.istruzione.it/opendata/opendata
Nel solo Lazio 7.240, potrebbero essere circa 145.000 potenziali acquisti.
Su oltre 53.000 classi del Lazio, abbiamo quasi 6.000 classi che hanno adottato almeno un libro digitale. Le scuole che hanno adottato almeno un libro digitale sono 677, ma 500 di queste ne hanno adottati una decina.
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> Non saprei dirti le percentuali
https://dati.istruzione.it/opendata/opendata
Nel solo Lazio 7.240, potrebbero essere circa 145.000 potenziali acquisti.
Su oltre 53.000 classi del Lazio, abbiamo quasi 6.000 classi che hanno adottato almeno un libro digitale. Le scuole che hanno adottato almeno un libro digitale sono 677, ma 500 di queste ne hanno adottati una decina.
@informapirata si grazie, avevo letto. Intendevo le percentuali degli anni passati.
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@informapirata @akaCisco @scuola aggiungo piccola tip: non è raro ritrovarsi sulla copertina del libro il nome del proprio professore, o comunque di un docente della scuola.
@deepthroat @informapirata @scuola secondo me non sapete di cosa state parlando, né di quanto sia il reale potere dei e delle docenti sulle case editrice. Comunque ok va bene così, non ho davvero voglia di parlarne
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@deepthroat @informapirata @scuola secondo me non sapete di cosa state parlando, né di quanto sia il reale potere dei e delle docenti sulle case editrice. Comunque ok va bene così, non ho davvero voglia di parlarne
@akaCisco Mi spiego meglio: i docenti evidentemente non dispongono di leve particolarmente forti contro un mercato oligopolistico come quello degli Editori. Tuttavia Resta il fatto che non hanno neanche alcun interesse a porre in essere meccanismi di resistenza, perché in fondo non ne pagano mai le conseguenze in maniera diretta Ma le conseguenze sono ribaltate su studenti e famiglie
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Lo scandalo dell'A.S. 2025/2026: libri scolastici digitali: "risparmio" per le scuole, costo per le famiglie
Le scuole italiane adottano libri digitali per aggirare i tetti di spesa ministeriali, ma i docenti consigliano l’acquisto di quelli cartacei. Le famiglie perdono così il diritto ai rimborsi previsti
@informapirata @scuola
Ripetete con me, i libri per l'istruzione di ogni ordine e grado deve pagarli lo Stato.
Cartacei o digitali non cambia. -
@informapirata @scuola
Ripetete con me, i libri per l'istruzione di ogni ordine e grado deve pagarli lo Stato.
Cartacei o digitali non cambia.@gestoredirete @informapirata @scuola
l'istruzione dev'essere gratuita, e anche la cultura in generale non può essere un lusso.
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@gestoredirete @informapirata @scuola
l'istruzione dev'essere gratuita, e anche la cultura in generale non può essere un lusso.
@ippogrifomimetico @gestoredirete sono sostanzialmente d'accordo, ma è importante essere realistici: rendere gratuiti i libri scolastici potrebbe non essere una soluzione adeguata, In primo luogo perché quella gratuita non esiste Ma viene sovvenzionata da tutti i contribuenti, In secondo luogo perché ciò che è gratuito viene considerato scadente e non viene mai sottoposto ad adeguati controlli di qualità.
Oggi infatti abbiamo un problema sociale più generale:
(SEGUE)
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@ippogrifomimetico @gestoredirete sono sostanzialmente d'accordo, ma è importante essere realistici: rendere gratuiti i libri scolastici potrebbe non essere una soluzione adeguata, In primo luogo perché quella gratuita non esiste Ma viene sovvenzionata da tutti i contribuenti, In secondo luogo perché ciò che è gratuito viene considerato scadente e non viene mai sottoposto ad adeguati controlli di qualità.
Oggi infatti abbiamo un problema sociale più generale:
(SEGUE)
(SEGUE)
I servizi sociali offerti gratuitamente o con un prezzo politico vengono sempre considerati un "caval donato" cui non si guarda in bocca. Chi può permetterselo, si prende il caval donato e se ne compra uno buono (libri, ripetizioni, sanità Integrativa, etc) mentre chi non può fare altrimenti si rassegna e si accontenta.
(SEGUE)
@ippogrifomimetico @gestoredirete @scuola -
(SEGUE)
I servizi sociali offerti gratuitamente o con un prezzo politico vengono sempre considerati un "caval donato" cui non si guarda in bocca. Chi può permetterselo, si prende il caval donato e se ne compra uno buono (libri, ripetizioni, sanità Integrativa, etc) mentre chi non può fare altrimenti si rassegna e si accontenta.
(SEGUE)
@ippogrifomimetico @gestoredirete @scuola(SEGUE)
Il risultato è che lo Stato regala soldi ai produttori (editori, insegnanti, fornitori di medicali, operatori sanitari, etc) e nessuno ha la volontà o la forza di organizzarsi per evitarlo.
Questo arreca un danno alla collettività, arricchisce i monopolisti e gli oligopolisti e soprattutto devasta Lo Stato Sociale che è costituito principalmente dai due pilastri: istruzione e Sanità
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(SEGUE)
Il risultato è che lo Stato regala soldi ai produttori (editori, insegnanti, fornitori di medicali, operatori sanitari, etc) e nessuno ha la volontà o la forza di organizzarsi per evitarlo.
Questo arreca un danno alla collettività, arricchisce i monopolisti e gli oligopolisti e soprattutto devasta Lo Stato Sociale che è costituito principalmente dai due pilastri: istruzione e Sanità
@informapirata @ippogrifomimetico @scuola
Non sono d'accordo, qui di tratta di affermare e mettere in pratica un principio ovvero che l'istruzione è un bene pubblico e deve essere a carico della fiscalità generale esattamente per questa ragione qui.
Non mi sembra, parlo per la mia esperienza naturalmente, che il fatto che pago il libro di testo sia garanzia di per sé della qualità della scelta del docente, per dirne una.
Ma ripeto, è soprattutto una questione di principio. -
@informapirata @ippogrifomimetico @scuola
Non sono d'accordo, qui di tratta di affermare e mettere in pratica un principio ovvero che l'istruzione è un bene pubblico e deve essere a carico della fiscalità generale esattamente per questa ragione qui.
Non mi sembra, parlo per la mia esperienza naturalmente, che il fatto che pago il libro di testo sia garanzia di per sé della qualità della scelta del docente, per dirne una.
Ma ripeto, è soprattutto una questione di principio.@gestoredirete regalare monnezza a caso devasta Lo Stato Sociale. Anzi, per la precisione, regalare monnezza a caso è esattamente il modo in cui le lobby lavorano per devastare Lo Stato Sociale
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@akaCisco Mi spiego meglio: i docenti evidentemente non dispongono di leve particolarmente forti contro un mercato oligopolistico come quello degli Editori. Tuttavia Resta il fatto che non hanno neanche alcun interesse a porre in essere meccanismi di resistenza, perché in fondo non ne pagano mai le conseguenze in maniera diretta Ma le conseguenze sono ribaltate su studenti e famiglie
@informapirata Se l'editore cambia il testo quando gli pare senza nessun controllo, il docente non può fare nulla. Ho a che fare con tantissimi docenti di ogni ordine e grado visto il lavoro che faccio e quelli che se ne fregano o non sanno nulla sono pochi, gli altri conoscono lo schifo ma non hanno molte armi con cui opporsi o si sono giustamente rotti i coglioni e poi ci sono quelli eroici che invece provano a fare qualcosa. Che io stimo tantissimo ma i risultati sono poca roba. @akaCisco @deepthroat @scuola
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@gestoredirete regalare monnezza a caso devasta Lo Stato Sociale. Anzi, per la precisione, regalare monnezza a caso è esattamente il modo in cui le lobby lavorano per devastare Lo Stato Sociale
@informapirata i libri delle elementari le paga il comune (aka stato) ma la qualità è in linea con i testi degli altri gradi di scuola. Non ho le competenze per definire se i testi siano "monnezza" ma a sentire i docenti direi di no. @gestoredirete @ippogrifomimetico @scuola
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@informapirata i libri delle elementari le paga il comune (aka stato) ma la qualità è in linea con i testi degli altri gradi di scuola. Non ho le competenze per definire se i testi siano "monnezza" ma a sentire i docenti direi di no. @gestoredirete @ippogrifomimetico @scuola
@Yaku non ho detto questo, ma ho detto che ad oggi il sistema di controllo per evitare che venga propinata monnezza è estremamente fragile
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@informapirata Se l'editore cambia il testo quando gli pare senza nessun controllo, il docente non può fare nulla. Ho a che fare con tantissimi docenti di ogni ordine e grado visto il lavoro che faccio e quelli che se ne fregano o non sanno nulla sono pochi, gli altri conoscono lo schifo ma non hanno molte armi con cui opporsi o si sono giustamente rotti i coglioni e poi ci sono quelli eroici che invece provano a fare qualcosa. Che io stimo tantissimo ma i risultati sono poca roba. @akaCisco @deepthroat @scuola
@Yaku @informapirata @akaCisco @deepthroat @scuola gli editori non cambiano testo a vanvera e cmq. il docente sceglie quale testo indicare. Io ho continuato ad indicare per quasi 10 anni lo stesso manuale di letteratura perché i nuovi non mi soddisfacevano. Finché non è stato pubblicato uno che ho ritenuto migliore: pulito, chiaro, le immagini non finivano per avere la meglio sul testo, distraendo dai contenuti. Organizzazione ottimale degli autori : intro, bio, opere, stile etc.
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@informapirata Se l'editore cambia il testo quando gli pare senza nessun controllo, il docente non può fare nulla. Ho a che fare con tantissimi docenti di ogni ordine e grado visto il lavoro che faccio e quelli che se ne fregano o non sanno nulla sono pochi, gli altri conoscono lo schifo ma non hanno molte armi con cui opporsi o si sono giustamente rotti i coglioni e poi ci sono quelli eroici che invece provano a fare qualcosa. Che io stimo tantissimo ma i risultati sono poca roba. @akaCisco @deepthroat @scuola
@Yaku
che lavoro fai?
@informapirata @akaCisco @deepthroat @scuola -
@Yaku non ho detto questo, ma ho detto che ad oggi il sistema di controllo per evitare che venga propinata monnezza è estremamente fragile
@informapirata ti dirò, non so nemmeno questo, e nonostante il peggioramento lento ma generale dei testi scolastici* il livello attuale è ancora decente se scegli i testi giusti. Quindi il sistema di controllo (se c'è), ancora tiene.
* secondo il chiacchiericcio che sento dei docenti
@gestoredirete @ippogrifomimetico @scuola -
@Yaku
che lavoro fai?
@informapirata @akaCisco @deepthroat @scuola@emama faccio il cartolaio, come puoi immaginare ho a che fare direttamente con docenti e famiglie e in questo periodo mi vedo passare sotto mano centinaia di libri.
Il mio punto di vista quindi è parziale, ma non sono a digiuno sull'argomento. @informapirata @akaCisco @deepthroat @scuola -
@Yaku @informapirata @akaCisco @deepthroat @scuola gli editori non cambiano testo a vanvera e cmq. il docente sceglie quale testo indicare. Io ho continuato ad indicare per quasi 10 anni lo stesso manuale di letteratura perché i nuovi non mi soddisfacevano. Finché non è stato pubblicato uno che ho ritenuto migliore: pulito, chiaro, le immagini non finivano per avere la meglio sul testo, distraendo dai contenuti. Organizzazione ottimale degli autori : intro, bio, opere, stile etc.
@emama non conosco bene il settore dell'editoria ma ti posso assicurare che (li vedo passare) ci sono testi scolastici che hanno un numero di versioni imbarazzante, per esempio il libro "tutti i colori della matematica" ha ben cinquantasei versioni! E parlo solo di quelle cartacee. Inoltre ho diversi testi degli anni passati (max 2 anni) che non verranno mai più utilizzati perché a parità di titolo è cambiato il codice ISBN immagino a causa di un aggiornamento. Anche qui, al netto di editori seri che fanno bene il loro mestiere, ci sono anche i furbetti che sfruttano le pieghe del sistema per guadagni extra sulle spalle delle famiglie (o dello stato) @informapirata @akaCisco @deepthroat @scuola
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@emama non conosco bene il settore dell'editoria ma ti posso assicurare che (li vedo passare) ci sono testi scolastici che hanno un numero di versioni imbarazzante, per esempio il libro "tutti i colori della matematica" ha ben cinquantasei versioni! E parlo solo di quelle cartacee. Inoltre ho diversi testi degli anni passati (max 2 anni) che non verranno mai più utilizzati perché a parità di titolo è cambiato il codice ISBN immagino a causa di un aggiornamento. Anche qui, al netto di editori seri che fanno bene il loro mestiere, ci sono anche i furbetti che sfruttano le pieghe del sistema per guadagni extra sulle spalle delle famiglie (o dello stato) @informapirata @akaCisco @deepthroat @scuola
@Yaku non essendo di metematica non conosco i testi, posso solo dire che il mio collega di mate sta usando lo stesso testo da anni, finché non viene tolto dal catalogo, ovvero non più pubblicato, il testo è in commercio. E poi non dimentichiamo il vivace mercato dell'usato. I ragazzi si vendono i testi da una classe all'altra.
@informapirata @akaCisco @deepthroat @scuola