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Questo mese scarso di foto analogiche mi ha insegnato rapidamente due cose importanti.La prima è che davvero le occasioni non colte al volo sono spesso perse.
I primi giorni, andando in ufficio, ho visto un bellissimo albero con i rami intensamente fioriti che scendevano a cascata davanti al cancelletto di ingresso di una ditta.
L'ho trovato splendido e nel dubbio se cercare dove fermare l'auto ho pensato "dai, torno settimana prossima".
La volta dopo l'albero era stato tagliato. -
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Questo mese scarso di foto analogiche mi ha insegnato rapidamente due cose importanti.La prima è che davvero le occasioni non colte al volo sono spesso perse.
I primi giorni, andando in ufficio, ho visto un bellissimo albero con i rami intensamente fioriti che scendevano a cascata davanti al cancelletto di ingresso di una ditta.
L'ho trovato splendido e nel dubbio se cercare dove fermare l'auto ho pensato "dai, torno settimana prossima".
La volta dopo l'albero era stato tagliato.Ugualmente, ogni volta che ho dubitato se fermarmi, alzare la macchina e scattare il momento è scomparso.
Suona ovvio, ma non te ne accorgi davvero finché non senti che la mancanza di decisione ti ha fregato.
Ero già in un periodo della mia vita in cui riflettevo molto sul non perdere le occasioni, ma la fotografia lo ha accentuato ulteriormente. -
Ugualmente, ogni volta che ho dubitato se fermarmi, alzare la macchina e scattare il momento è scomparso.
Suona ovvio, ma non te ne accorgi davvero finché non senti che la mancanza di decisione ti ha fregato.
Ero già in un periodo della mia vita in cui riflettevo molto sul non perdere le occasioni, ma la fotografia lo ha accentuato ulteriormente.La seconda è che non riesco più a guardare le foto fatte con lo smartphone allo stesso modo.
Mi sembrano l'equivalente dei film Marvel per il cinema.
Sono un carrozzone semplice e colorato, ma scattiamo quasi sempre senza pensare, raffiche di immagini che poi dimentichiamo perché non gli diamo valore sin dall'inizio.
Diventa ovviamente un discorso molto più ampio sull'importanza dell'immagine in questi tempi di social e media digitali in generale.
Fare un passo indietro è stato un toccasana. -
La seconda è che non riesco più a guardare le foto fatte con lo smartphone allo stesso modo.
Mi sembrano l'equivalente dei film Marvel per il cinema.
Sono un carrozzone semplice e colorato, ma scattiamo quasi sempre senza pensare, raffiche di immagini che poi dimentichiamo perché non gli diamo valore sin dall'inizio.
Diventa ovviamente un discorso molto più ampio sull'importanza dell'immagine in questi tempi di social e media digitali in generale.
Fare un passo indietro è stato un toccasana.Non ho mai amato fare fotografie col telefono e anzi spesso ho sentito che fosse meglio godersi quello che accadeva.
Adesso cerco la macchina perché ho voglia di creare qualcosa e di esprimermi.
La fotografia è diventata da pigro atto di salvataggio, (talvolta) condivisione e poi oblio a scintilla che mi accende e tiene viva l'attenzione e mi porta a guardare tutto con un interesse nuovo.Quindi boh, ragazzə, prendetevi una macchina e un rullino, è un'esperienza.
Volevo dirvi che è bello. -
Non ho mai amato fare fotografie col telefono e anzi spesso ho sentito che fosse meglio godersi quello che accadeva.
Adesso cerco la macchina perché ho voglia di creare qualcosa e di esprimermi.
La fotografia è diventata da pigro atto di salvataggio, (talvolta) condivisione e poi oblio a scintilla che mi accende e tiene viva l'attenzione e mi porta a guardare tutto con un interesse nuovo.Quindi boh, ragazzə, prendetevi una macchina e un rullino, è un'esperienza.
Volevo dirvi che è bello.@Donutsaurus@livellosegreto.it volevo fare la stessa cosa visto che avevo recuperato una macchinina già digitale, ma delle prime con sd, che usavamo qualcosa tipo 20 anni fa.
Sono in un contesto più urbano perciò c'è un po' tutta l'ansia -da me in primis- per la questione foto, e un po' meno scorci non legati all'umanità del luogo, però appena esco dalla città ce l'ho subito in mano. Ripristina anche un po' la ritualità della foto, il fermarsi a far funzionare la macchina e il layout, l'osservazione.
Paradossalmente quello che dicevi riguardo al perdere le occasioni mi ha portata ad usare di più quella del telefono, perché è rapida e quello di cui ho bisogno è più un modello per disegnare, quando avrò il tempo di rivedere il tutto -
@Donutsaurus@livellosegreto.it volevo fare la stessa cosa visto che avevo recuperato una macchinina già digitale, ma delle prime con sd, che usavamo qualcosa tipo 20 anni fa.
Sono in un contesto più urbano perciò c'è un po' tutta l'ansia -da me in primis- per la questione foto, e un po' meno scorci non legati all'umanità del luogo, però appena esco dalla città ce l'ho subito in mano. Ripristina anche un po' la ritualità della foto, il fermarsi a far funzionare la macchina e il layout, l'osservazione.
Paradossalmente quello che dicevi riguardo al perdere le occasioni mi ha portata ad usare di più quella del telefono, perché è rapida e quello di cui ho bisogno è più un modello per disegnare, quando avrò il tempo di rivedere il tutto@battiato38 però parlavo di non perdere un'occasione su cui ho pensato mentre sono già "a caccia" di foto, diciamo.
Quella roba di non perdersi le occasioni con il telefono sempre pronto per me diventa anche un po' una mezza fomo secondo me, perché si tramuta in voler buttare lì foto anche senza un particolare motivo.
A volte ci sta pure perdersi una roba perché non si ha la camera dietro, ma intanto spinge ancora di più l'attenzione verso certe cose per la prossima volta!