Di solito i sintomi del mal di spazio passano dopo qualche giorno.
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Di solito i sintomi del mal di spazio passano dopo qualche giorno. Quando gli astronauti rimangono diversi mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale possono adattarsi così bene all'ambiente della microgravità da subire i sintomi del mal di spazio quando ritornano a terra.
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Di solito i sintomi del mal di spazio passano dopo qualche giorno. Quando gli astronauti rimangono diversi mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale possono adattarsi così bene all'ambiente della microgravità da subire i sintomi del mal di spazio quando ritornano a terra.
Che cosa c'è di peggio di vomitare in un modulo spaziale? Vomitare in una tuta spaziale, un guaio che oltre a essere disgustoso potrebbe causare un soffocamento fatale. Per questo le attività extraveicolari vengono sempre programmate dopo qualche giorno di adattamento all’ambiente spaziale e con l'uso di cerotti anti-nausea come precauzione aggiuntiva.
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Che cosa c'è di peggio di vomitare in un modulo spaziale? Vomitare in una tuta spaziale, un guaio che oltre a essere disgustoso potrebbe causare un soffocamento fatale. Per questo le attività extraveicolari vengono sempre programmate dopo qualche giorno di adattamento all’ambiente spaziale e con l'uso di cerotti anti-nausea come precauzione aggiuntiva.
È difficile scoprire se qualcuno soffrirà di mal di spazio prima che vada in orbita: a terra è impossibile ricreare le condizioni che lo determinano, inoltre chi è soggetto a mal di mare può non soffrire affatto di mal di spazio e viceversa. Non sono decisivi nemmeno i test sugli aerei da addestramento che simulano l’assenza di peso con traiettorie paraboliche, familiarmente chiamati “Vomit Comet”: non è detto che le stesse persone che soffrono nei voli parabolici lo facciano anche nello spazio.
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È difficile scoprire se qualcuno soffrirà di mal di spazio prima che vada in orbita: a terra è impossibile ricreare le condizioni che lo determinano, inoltre chi è soggetto a mal di mare può non soffrire affatto di mal di spazio e viceversa. Non sono decisivi nemmeno i test sugli aerei da addestramento che simulano l’assenza di peso con traiettorie paraboliche, familiarmente chiamati “Vomit Comet”: non è detto che le stesse persone che soffrono nei voli parabolici lo facciano anche nello spazio.
Quando il senatore repubblicano Jake Garn volò sullo Space Shuttle nel 1985, soffrì così tanto di mal di spazio che da allora la NASA classifica scherzosamente il disturbo secondo la “scala di Garn”: il massimo disagio possibile è 1 Garn, ma la maggior parte degli astronauti arriva a uno o due decimi. Era impossibile prevedere che Jake Garn soffrisse di mal di spazio: pilota militare che aveva iniziato a volare a 16 anni, quando salì sullo Shuttle aveva ben 17.000 ore di volo alle spalle.
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Quando il senatore repubblicano Jake Garn volò sullo Space Shuttle nel 1985, soffrì così tanto di mal di spazio che da allora la NASA classifica scherzosamente il disturbo secondo la “scala di Garn”: il massimo disagio possibile è 1 Garn, ma la maggior parte degli astronauti arriva a uno o due decimi. Era impossibile prevedere che Jake Garn soffrisse di mal di spazio: pilota militare che aveva iniziato a volare a 16 anni, quando salì sullo Shuttle aveva ben 17.000 ore di volo alle spalle.
Alcuni farmaci alleviano il mal di spazio, a prezzo di effetti collaterali come la sonnolenza. Ma funzionano fino a un certo punto. Il comico inglese Spike Milligan diceva che l’unico rimedio garantito contro il mal di mare è stare seduti sotto un albero. Anche con il mal di spazio, solo chi rimane a terra può essere sicuro di non soffrirne.
(fine)
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Alcuni farmaci alleviano il mal di spazio, a prezzo di effetti collaterali come la sonnolenza. Ma funzionano fino a un certo punto. Il comico inglese Spike Milligan diceva che l’unico rimedio garantito contro il mal di mare è stare seduti sotto un albero. Anche con il mal di spazio, solo chi rimane a terra può essere sicuro di non soffrirne.
(fine)
Gli astronauti sono spesso presentati come eroici esploratori dell’ignoto, sprezzanti del pericolo. Per questo si parla poco di un disturbo che si presta male all’epica dello spazio ma è più comune di quanto si possa pensare: il mal di spazio.
(continua)
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