Lo Space Shuttle, che rientrava dall’orbita bassa, usava un sistema di protezione termica riutilizzabile composto da vari tipi di materiali ceramici, mentre la navetta Orion, che rientra dalla Luna a velocità più alte, usa una protezione ablativa, così come faceva il modulo di comando di Apollo.

andrea_ferrero
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Lo Space Shuttle, che rientrava dall’orbita bassa, usava un sistema di protezione termica riutilizzabile composto da vari tipi di materiali ceramici, mentre la navetta Orion, che rientra dalla Luna a velocità più alte, usa una protezione ablativa, così... -
Quando finisci in #dialisi la tua vita è stravolta.IMPORTANTE: per partecipare alla raccolta fondi non basta compilare il modulo sul sito buonacausa.org, che è solo una "promessa" di donazione; bisogna poi effettuare il versamento vero e proprio con una delle modalità elencate alla pagina https://www.aned-onlus.it/sostenere-aned-con-una-donazione/
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Quando finisci in #dialisi la tua vita è stravolta.Anche un piccolo contributo può essere utile: grazie in anticipo a chi vorrà partecipare.
Mi sono rivolto a un sito specializzato e affidabile: le donazioni vanno direttamente all'ANED, non passano tramite me. Sono fiscalmente deducibili; a questo scopo bisogna indicare il codice fiscale e conservare la ricevuta del versamento.
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Quando finisci in #dialisi la tua vita è stravolta.Cambia perfino il colore della tua pelle.
Soprattutto se sei giovane, è difficile resistere alla disperazione e un aiuto esterno può essere decisivo.Per aiutare le persone in dialisi, in occasione del mio compleanno (5 ottobre) ho deciso di fare una piccola raccolta fondi a favore dell’ANED - Associazione Nazionale EmoDializzati, che difende e aiuta i dializzati e i trapiantati di rene. È un’associazione meno alla moda di altre, ma altrettanto degna di sostegno.
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Quando finisci in #dialisi la tua vita è stravolta.Quando finisci in #dialisi la tua vita è stravolta. Per sopravvivere, un giorno sì e uno no devi stare attaccato a una macchina che ti lava il sangue, nelle braccia aghi spessi come fiammiferi. Non sai più che cosa sia una giornata senza sete, o un pasto in cui mangi quello che vuoi, o un viaggio che duri più di due giorni senza lunghi preparativi, o la sensazione di essere riposato. Prima della dialisi sei intossicato e gonfio, dopo sei esausto e disidratato.
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Quiz del lunedì: qual è stato il primo veicolo spaziale privato a rifornire la Stazione Spaziale Internazionale?Dal 2023 anche l’Agenzia Spaziale Europea ha lanciato un programma di trasporto privato verso l’orbita bassa, con l’obiettivo di compiere la prima missione dimostrativa nel 2028.
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Quiz del lunedì: qual è stato il primo veicolo spaziale privato a rifornire la Stazione Spaziale Internazionale?Starliner è invece un veicolo per il trasporto degli astronauti in orbita bassa sviluppato dalla Boeing. Nel suo primo volo verso la Stazione Spaziale Internazionale nel giugno 2024 ha avuto un malfunzionamento, perciò non è stato usato per riportare a terra l’equipaggio. I suoi due astronauti sono poi stati riportati a terra da una capsula Dragon nel marzo 2025.
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Quiz del lunedì: qual è stato il primo veicolo spaziale privato a rifornire la Stazione Spaziale Internazionale?Dal 2014 si è aggiunto a Dragon il veicolo Cygnus, sviluppato da Orbital Sciences (attualmente Nortrhop Grumman), con la sezione pressurizzata costruita dalla Thales Alenia Space sulla base dell’esperienza di ATV.
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Quiz del lunedì: qual è stato il primo veicolo spaziale privato a rifornire la Stazione Spaziale Internazionale?A partire dagli anni 2000 la NASA ha affidato il trasporto dei rifornimenti alle aziende private.
Il primo volo di rifornimento di un veicolo spaziale privato verso la Stazione Spaziale Internazionale è avvenuto nel 2012, con la capsula riutilizzabile Dragon 1.
Nel 2019 è stato introdotto Dragon 2, che ha anche una versione per il trasporto dei passeggeri.
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Quiz del lunedì: qual è stato il primo veicolo spaziale privato a rifornire la Stazione Spaziale Internazionale?La risposta corretta è Dragon.
ATV è stato il veicolo dell’Agenzia Spaziale Europea che ha rifornito la Stazione Spaziale Internazionale tra il 2008 e il 2015, costruito dall’EADS Astrium di Brema, con la sezione pressurizzata costruita dalla Thales Alenia Space Italia di Torino.
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Quiz del lunedì: qual è stato il primo veicolo spaziale privato a rifornire la Stazione Spaziale Internazionale?Quiz del lunedì: qual è stato il primo veicolo spaziale privato a rifornire la Stazione Spaziale Internazionale?
Soluzione domani, non suggerite!
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Tra le missioni spaziali perse per piccoli errori, una delle più famose è quella del “trattino più costoso della storia”, come lo chiamò lo scrittore di fantascienza Arthur C.L’accaduto spronerà la NASA a introdurre procedure più approfondite di verifica del software che saranno decisive per il successo del programma Apollo.
Questo non impedirà ad altre missioni di andare perdute per un banale errore software. Ma ne parleremo in un’altra occasione.
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Tra le missioni spaziali perse per piccoli errori, una delle più famose è quella del “trattino più costoso della storia”, come lo chiamò lo scrittore di fantascienza Arthur C.Il centro di controllo continua a ricevere le telemetrie per un minuto e mezzo prima dell’esplosione, che manda in fumo 18 milioni di dollari (l’equivalente di quasi 200 milioni di oggi).
L’errore software verrà corretto per la sonda gemella Mariner 2, lanciata circa un mese dopo, che nel dicembre 1962 completerà con successo il primo sorvolo ravvicinato di Venere.
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Tra le missioni spaziali perse per piccoli errori, una delle più famose è quella del “trattino più costoso della storia”, come lo chiamò lo scrittore di fantascienza Arthur C.Quel momento è ancora lontano, ma bisogna decidere subito, perché il sistema di autodistruzione si trova solo sul primo stadio, quindi si può intervenire soltanto finché i due stadi Atlas e Agena sono uniti.
Ad appena sei secondi alla separazione dei due stadi, un ufficiale di sicurezza ordina di attivare l’autodistruzione.
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Tra le missioni spaziali perse per piccoli errori, una delle più famose è quella del “trattino più costoso della storia”, come lo chiamò lo scrittore di fantascienza Arthur C.Ma non facendo la media dei valori ricevuti, il software interpreta i dati intermittenti come grosse variazioni di velocità, che in realtà non esistono, e tenta di correggerle facendo a quel punto oscillare davvero il lanciatore.
Quando i tecnici vedono queste oscillazioni senza conoscerne la causa, temono che il lanciatore possa precipitare nelle trafficate rotte navali del nord Atlantico o addirittura su una zona abitata.
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Tra le missioni spaziali perse per piccoli errori, una delle più famose è quella del “trattino più costoso della storia”, come lo chiamò lo scrittore di fantascienza Arthur C.Questo errore è innocuo se il contatto radio rimane continuo, come su precedenti missioni Ranger che hanno usato lo stesso software senza danni. Ma su Mariner 1 un ricevitore difettoso perde per brevi istanti il contatto radio con il centro di controllo. Neanche questo sarebbe grave, se il software non contenesse l’errore.
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Tra le missioni spaziali perse per piccoli errori, una delle più famose è quella del “trattino più costoso della storia”, come lo chiamò lo scrittore di fantascienza Arthur C.Nel trascrivere a mano il software di guida e controllo nel computer del lanciatore, un programmatore ha dimenticato un singolo carattere. I giornali parleranno di un trattino, anche se si tratta di una “sopralineatura”, quella lineetta orizzontale che messa sopra i caratteri indica la media matematica. Di conseguenza il software non calcola la media di alcuni dati provenienti dal centro di controllo, ma usa i singoli valori così come arrivano.
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Tra le missioni spaziali perse per piccoli errori, una delle più famose è quella del “trattino più costoso della storia”, come lo chiamò lo scrittore di fantascienza Arthur C.Il lanciatore è formato da un primo stadio Atlas dotato di un razzo centrale e due booster laterali e da un secondo stadio Agena. Dopo il distacco dei booster laterali, il lanciatore comincia a sbandare e a deviare dalla rotta prestabilita. Che cosa sta succedendo? In pochi giorni di indagini gli ingegneri del JPL individueranno la causa: si tratta della combinazione di due piccoli problemi indipendenti tra loro.
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Tra le missioni spaziali perse per piccoli errori, una delle più famose è quella del “trattino più costoso della storia”, come lo chiamò lo scrittore di fantascienza Arthur C.Il 22 luglio 1962 il lanciatore Atlas-Agena deve mandare la sonda Mariner 1 verso il primo sorvolo ravvicinato di Venere: un’occasione storica, dopo che nel 1961 la sonda russa Venera 1 ha perso contatto con la Terra a pochi giorni dal lancio.
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Tra le missioni spaziali perse per piccoli errori, una delle più famose è quella del “trattino più costoso della storia”, come lo chiamò lo scrittore di fantascienza Arthur C.Tra le missioni spaziali perse per piccoli errori, una delle più famose è quella del “trattino più costoso della storia”, come lo chiamò lo scrittore di fantascienza Arthur C. Clarke: il programma Mariner 1 del 1962.
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