Domanda molto da Livellosegreto: è *davvero* possibile abbandonare i social, se si è liberi professionisti?
-
@Ricciotto Come ci si muove quindi, pensando in piccolo? Perché ho in mente esempi dove può aver molto senso (es. sei il pizzaiolo del paese, hai la tua clientela e te ne frega ben poco di diventare virale, al massimo stampi i volantini per ricordare che il mercoledì fai l'offerta sulle pizze).
Ma in altri casi vedo al massimo la possibilità di selezionare. Per cui es. fai contenuti per YT e su IG solo sponsorizzate e su X niente. Altrimenti non hai manco i soldi per tasse e collaboratori@francescotoniolo Il problema è che il lavoro si è spostato sempre di più verso dinamiche sociali globali, rendendo i social quasi indispensabili in un mondo di tasse altissime e di diritti ridotti all'osso. La presenza di milioni di posti dove mangiare o dove dormire (soprattutto nelle città in cui il turismo viene spinto all'estremo) crea una concorrenza tale da rendere impossibile il distacco dai social. Vale anche per YouTube. Il mercato è tutt'altro che "libero", ecco. Pensiamo in piccolo.
-
@Ricciotto Come ci si muove quindi, pensando in piccolo? Perché ho in mente esempi dove può aver molto senso (es. sei il pizzaiolo del paese, hai la tua clientela e te ne frega ben poco di diventare virale, al massimo stampi i volantini per ricordare che il mercoledì fai l'offerta sulle pizze).
Ma in altri casi vedo al massimo la possibilità di selezionare. Per cui es. fai contenuti per YT e su IG solo sponsorizzate e su X niente. Altrimenti non hai manco i soldi per tasse e collaboratori@francescotoniolo il fatto che alcuni lavori non possano sopravvivere senza pagare il pizzo alle multinazionali dei social è devastante. E sbagliatissimo. Pensare in piccolo vuol dire anche cercare strade diverse. Fuori dai soliti circuiti e lontane dal pubblico di massa. Per alcune attività è più facile, per altre è quasi impossibile.
-
@francescotoniolo il fatto che alcuni lavori non possano sopravvivere senza pagare il pizzo alle multinazionali dei social è devastante. E sbagliatissimo. Pensare in piccolo vuol dire anche cercare strade diverse. Fuori dai soliti circuiti e lontane dal pubblico di massa. Per alcune attività è più facile, per altre è quasi impossibile.
@Ricciotto Eh appunto, la domanda nasceva proprio da lì. Piaccia o non piaccia, per tante attività (anche di persone che conosco) di strade diverse non ne vedo. Non nell'immediato. Per cui mi chiedevo se qualcuno aveva una prospettiva differente, che non avevo considerato
-
@Ricciotto Eh appunto, la domanda nasceva proprio da lì. Piaccia o non piaccia, per tante attività (anche di persone che conosco) di strade diverse non ne vedo. Non nell'immediato. Per cui mi chiedevo se qualcuno aveva una prospettiva differente, che non avevo considerato
@francescotoniolo forse il primo passo potrebbe essere creare (e curare) una piccola comunità lontana dalle dinamiche dei social. Poi, le varie comunità possono iniziare a interagire e collaborare. Non è nulla di immediato, ma è un inizio.
-
@francescotoniolo forse il primo passo potrebbe essere creare (e curare) una piccola comunità lontana dalle dinamiche dei social. Poi, le varie comunità possono iniziare a interagire e collaborare. Non è nulla di immediato, ma è un inizio.
@Ricciotto Guarda, io ho pure messo in piedi con due miei ex tesisti Cotoletta8Bit, che è pure un evento fisico di ritrovo per appassionati di indie gaming.
Per cui l'idea della comunità mi piace. Però è appunto una cosa che faccio perché ho a cuore il mondo del gaming e perché mi fa piacere che ci siano più eventi.
Prime due edizioni abbiamo messo soldi di tasca nostra. Non mi aiuta a pagar le tasse al nostro amato stato.
Poi magari fra anni sarà tutto diverso. Per il momento... -
@Ricciotto Guarda, io ho pure messo in piedi con due miei ex tesisti Cotoletta8Bit, che è pure un evento fisico di ritrovo per appassionati di indie gaming.
Per cui l'idea della comunità mi piace. Però è appunto una cosa che faccio perché ho a cuore il mondo del gaming e perché mi fa piacere che ci siano più eventi.
Prime due edizioni abbiamo messo soldi di tasca nostra. Non mi aiuta a pagar le tasse al nostro amato stato.
Poi magari fra anni sarà tutto diverso. Per il momento...@francescotoniolo @Ricciotto l'uso improprio dei social come piattaforma omnia per raggiungere il pubblico (così come whatsapp per il messaging in Italia) è un cane che si morde la coda, se c'è moltissima gente che lo usa e non usa altro diventa lo standard de facto che penalizza gli altri e chi non vorrebbe cadere nelle meccaniche tossiche.
-
Non so, mi rendo conto che sia una sorta di quesito "esistenziale" che forse non ha neanche risposta, uscendo da casi specifici, ma me lo chiedevo ripensando a certi messaggi letti qui su LS.
@francescotoniolo parto subito dicendo che io NON sono una libera professionista, ma che quando era arrivata la moda di fessbuk in Italia me ne ero tenuta alla larga proprio perché lo vedevo come potenziale vetrina pubblicitaria per professionisti vari. Insomma: se uno di mestiere fa l'idraulico o alleva chihuahua, fa bene a pubblicare foto e contenuti per ampliare il proprio bacino di potenziali clienti. Capisco meno la "fiera delle vanità" venuta subito dopo, con gente che deve mostrare abiti,
-
@francescotoniolo parto subito dicendo che io NON sono una libera professionista, ma che quando era arrivata la moda di fessbuk in Italia me ne ero tenuta alla larga proprio perché lo vedevo come potenziale vetrina pubblicitaria per professionisti vari. Insomma: se uno di mestiere fa l'idraulico o alleva chihuahua, fa bene a pubblicare foto e contenuti per ampliare il proprio bacino di potenziali clienti. Capisco meno la "fiera delle vanità" venuta subito dopo, con gente che deve mostrare abiti,
viaggi, automobili eccetera. Personalmente trovo che i social "normali" siano scaduti tantissimo, fino ad arrivare a quell'abisso di umane idiozie che è TikTok, e non sono iscritta a nessuno di loro, ma forse per fini commerciali possono ancora avere un senso.
-
viaggi, automobili eccetera. Personalmente trovo che i social "normali" siano scaduti tantissimo, fino ad arrivare a quell'abisso di umane idiozie che è TikTok, e non sono iscritta a nessuno di loro, ma forse per fini commerciali possono ancora avere un senso.
@LaVi Guardare i post altrui fa solo incrudelire. Motivo per cui ho brasato il feed: se entro sui social non vedo post, a meno che non sia io a cercare pagine apposite. Ma per tanti lavori è molto utile. Fondamentale, a volte.
-
@Yaku Ciao e grazie mille, felice che abbiate potuto trovare più tempo per voi e conferma che con attività locali stai bene anche senza. Continuo a chiedermi se sia sempre possibile per chi ha clientela nazionale (o internazionale).
Io faccio il libero professionista, e in più ho un'azienda (mi occupo di rinnovabili, quindi fotovoltaico, pdc, etc etc) e ti posso dire, per la mia personale esperienza, nel mio ambito e zona almeno, usare i social di bigg e meta per fare advertising, confermo che si prendono molto più di quello che ti chiedono in termini di soldi, tempo,.lockin, etc etc
Continuiamo a usarli purtroppo, ma davvero se faccio benchmark su di me/noi è un drenaggio di soldi -
undefined Yaku 🐗 ha condiviso questa discussione
-
Domanda molto da Livellosegreto: è *davvero* possibile abbandonare i social, se si è liberi professionisti?
Elaboro in un po' di punti.
1. Non intendo dire "lascio indietro il social X o Y". Intendo proprio togliersi da tutti quelli "tradizionali"
2. è verissimo che basta mezzo secondo per finire in una trappola in cui lavori gratis per l'algoritmo sperando in un ritorno che non c'è, ma... esiste alternativa? Per me "sì" ma è un "sì" che richiede comunque quei social o almeno alcuni CONTINUA@francescotoniolo libero professionista, non ho mezzo social proprietario da almeno 4 anni. È possibile
-
@francescotoniolo libero professionista, non ho mezzo social proprietario da almeno 4 anni. È possibile
@zughy Buon per te! Settore, se posso chiedere?
-
@zughy Buon per te! Settore, se posso chiedere?
@francescotoniolo iniziato come illustratore, poi nel tempo ho aggiunto consulenza informatica (videogiochi) e infine insegnamento/formazione
-
@francescotoniolo iniziato come illustratore, poi nel tempo ho aggiunto consulenza informatica (videogiochi) e infine insegnamento/formazione
@zughy Ah ecco, mi ricordavo la parte di formazione ma non sapevo se fosse l'attività primaria o un extra
-
Non so, mi rendo conto che sia una sorta di quesito "esistenziale" che forse non ha neanche risposta, uscendo da casi specifici, ma me lo chiedevo ripensando a certi messaggi letti qui su LS.
@francescotoniolo per allargare la prospettiva ribalto la tua domanda in: "è davvero così difficile investire tempo e risorse *anche* fuori da certi social, se si è liberi professionisti?" Non lo è per te che mi pare curi con sapienza ogni tuo canale di comunicazione ma forse lo è per molti altri che investono *solo* in una direzione ma se è vero che "molto pubblico" lo si trova su "certe piazze" è anche vero che "un certo pubblico" è disposto a muoversi altrove se ha un buon motivo per farlo.
-
@francescotoniolo per allargare la prospettiva ribalto la tua domanda in: "è davvero così difficile investire tempo e risorse *anche* fuori da certi social, se si è liberi professionisti?" Non lo è per te che mi pare curi con sapienza ogni tuo canale di comunicazione ma forse lo è per molti altri che investono *solo* in una direzione ma se è vero che "molto pubblico" lo si trova su "certe piazze" è anche vero che "un certo pubblico" è disposto a muoversi altrove se ha un buon motivo per farlo.
@luther Giusta osservazione. Direi anche in linea col fatto che ormai i pubblici sono oltremodo frammentati per cui può essere necessario andare a raggiungerli in vari modi. D'altra parte, da qualche parte bisogna mantenere un certo focus. Es. mio personale, ho provato ad aprire TikTok ma non ci sto dietro, ho già veramente troppe cose da fare, i reel mi pesano e ha priorità bassissima. Dovessi trovare una persona che mi monta dei reel magari lo riprendo.