friendly reminder che qualunque imprenditore dell'abbilgliamento, con pochissime eccezioni, è definibile come uno schiavista, date le condizioni in cui viene prodotto il 99,99% di quello che indossiamo
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friendly reminder che qualunque imprenditore dell'abbilgliamento, con pochissime eccezioni, è definibile come uno schiavista, date le condizioni in cui viene prodotto il 99,99% di quello che indossiamo
@zeppe Vabbè comunque va detto che un conto è la politica dell'industria tessile intorno alla produzione dei capi di moda e un conto è il disegnatore, stilista, creatore di moda
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@zeppe Vabbè comunque va detto che un conto è la politica dell'industria tessile intorno alla produzione dei capi di moda e un conto è il disegnatore, stilista, creatore di moda
@rolery @zeppe Armani contemporaneamente grande talento nel design di moda e vero merdo nel modello di industria scelto. Le due cose purtroppo possono coesistere. La differenza tra lui e altri designer di moda è che lui era più bravo a disegnare. A gestire i miliardi erano tutti uguali e l'unico diverso mi pare sia Brunello Cucinelli che infatti per comprarti una sua giacca cucita dalla signora Maria con l'esperienza dei suoi 30 anni di sarta in Umbria ci vuole come per comprarti una macchina.
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@zeppe Vabbè comunque va detto che un conto è la politica dell'industria tessile intorno alla produzione dei capi di moda e un conto è il disegnatore, stilista, creatore di moda
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non metterei sullo stesso piano lo sfruttamento di stagisti 20enni occidentali con solide famiglie dietro a quella di opera* che per un piatto da mangiare lavorano tutta la vita 14 ore al giorno 7 giorni su 7 respirando sostanze tossiche fino a crepare
ma cmq lo stilista si arricchisce perché qualcuno i vestiti li confeziona, quindi il discorso imho non cambia
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@rolery @zeppe Armani contemporaneamente grande talento nel design di moda e vero merdo nel modello di industria scelto. Le due cose purtroppo possono coesistere. La differenza tra lui e altri designer di moda è che lui era più bravo a disegnare. A gestire i miliardi erano tutti uguali e l'unico diverso mi pare sia Brunello Cucinelli che infatti per comprarti una sua giacca cucita dalla signora Maria con l'esperienza dei suoi 30 anni di sarta in Umbria ci vuole come per comprarti una macchina.
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non metterei sullo stesso piano lo sfruttamento di stagisti 20enni occidentali con solide famiglie dietro a quella di opera* che per un piatto da mangiare lavorano tutta la vita 14 ore al giorno 7 giorni su 7 respirando sostanze tossiche fino a crepare
ma cmq lo stilista si arricchisce perché qualcuno i vestiti li confeziona, quindi il discorso imho non cambia
@zeppe @autunnomia assolutamente sì, ma stavo cercando di dire (male forse) che la componente artistica del creatore di moda esiste a prescindere dal sistema di produzione schiavista. Tra l'altro lə stilisti non partono già con l'esercito di stagistə schiavə
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@rolery @zeppe Armani contemporaneamente grande talento nel design di moda e vero merdo nel modello di industria scelto. Le due cose purtroppo possono coesistere. La differenza tra lui e altri designer di moda è che lui era più bravo a disegnare. A gestire i miliardi erano tutti uguali e l'unico diverso mi pare sia Brunello Cucinelli che infatti per comprarti una sua giacca cucita dalla signora Maria con l'esperienza dei suoi 30 anni di sarta in Umbria ci vuole come per comprarti una macchina.
Magari se compro questa camicia (quelle che uso di solito per lavoro) la signora Maria viene in officina a prendermi le misure.
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Ma infatti si dovrebbe scindere la persona di talento dalla persona privata/politica. Poi che l’industria della moda faccia cagare quello è fuori di dubbio. Però anche io sono d’accordo, a una certa bisogna scindere. Prendo la pittura futurista come esempio, ancora è un tabù perché legata ai fasci peggiori del periodo peggiore, quando invece a livello artistico sono stati un grande passo in avanti per l’italietta dell’epoca.
Cioè ancora oggi ci campiamo con l’eredità dei pittori futuristi e spesso nemmeno ce ne rendiamo conto…
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Ma infatti si dovrebbe scindere la persona di talento dalla persona privata/politica. Poi che l’industria della moda faccia cagare quello è fuori di dubbio. Però anche io sono d’accordo, a una certa bisogna scindere. Prendo la pittura futurista come esempio, ancora è un tabù perché legata ai fasci peggiori del periodo peggiore, quando invece a livello artistico sono stati un grande passo in avanti per l’italietta dell’epoca.
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@SmilaBlomma @zeppe infatti! Così come fece Dior con il New Look dopo la guerra, ma anche prima la Schiaparelli con i maglioncini di lana che fino ad allora erano delle specie di armature informi
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@zeppe @autunnomia assolutamente sì, ma stavo cercando di dire (male forse) che la componente artistica del creatore di moda esiste a prescindere dal sistema di produzione schiavista. Tra l'altro lə stilisti non partono già con l'esercito di stagistə schiavə
@rolery yes, anche io intendevo questo. Il fatto di assoldare i poveri del Bangladesh ma anche di Prato per confezionare vestiti che costano un miliardo resta imperdonabile. A prescindere dalla magnificienza dell'estro artistico. Mi ripeto: coesistono
@zeppe @autunnomia -
@SmilaBlomma @zeppe infatti! Così come fece Dior con il New Look dopo la guerra, ma anche prima la Schiaparelli con i maglioncini di lana che fino ad allora erano delle specie di armature informi
@SmilaBlomma @zeppe @rolery poi a mio avviso c’è anche un altro discorso, è vero che quel capo, quell’opera, quell’edificio (nel caso degli architetti nel periodo fascista, costretti a tesserarsi come anche pittori ecc) è stato creato da quella persona in particolare, ma allo stretto modo è vero che in alcuni casi come questi di cui scriviamo, quell’oggetto a un certo punto deve essere visto come una creatura indipendente dalla persona che la crea.
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@SmilaBlomma @zeppe @rolery poi a mio avviso c’è anche un altro discorso, è vero che quel capo, quell’opera, quell’edificio (nel caso degli architetti nel periodo fascista, costretti a tesserarsi come anche pittori ecc) è stato creato da quella persona in particolare, ma allo stretto modo è vero che in alcuni casi come questi di cui scriviamo, quell’oggetto a un certo punto deve essere visto come una creatura indipendente dalla persona che la crea.
@SmilaBlomma @zeppe @rolery A un certo punto quella forma diventa generale, fa parte dell’immaginario collettivo e del background culturale di una società, quindi cammina totalmente con le proprie gambe, slegata dalla vita privata/politica/capitalistica di chi inizialmente l’ha fatta. Di quante forme/oggetti/simboli oggi possiamo dire di conoscere la genesi?
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undefined Yaku 🐗 ha condiviso questa discussione