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Di Piero Bosio
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  4. Una piccola riflessione sulle cose che non fanno ridere.

Una piccola riflessione sulle cose che non fanno ridere.

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  • Jonesundefined Questo utente è esterno a questo forum
    Jonesundefined Questo utente è esterno a questo forum
    Jones
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    #9

    @ju

    > Il circo dipende: per esempio mi sono sempre piaciuti molto gli acrobati.
    > I pagliacci mi fanno impressione e tristezza.
    > Gli animali non li voglio vedere.

    Uguale, con poche eccezioni sui pagliacci, che anche per me restano sempre molto malinconici, ma a volte in un modo che mi piace.

    > Mi ricordo una volta da piccolə che sono andatə al circo per vedere perchè c'erano i manifesti che pubblicizzavano un ferocissimo squalo e poi c'era invece una povera creatura piccolissima in un aquario sporco con le pinne tutte rosicchiate...tristissimo.

    Si, tanto, penso di immaginare bene la cosa, anche se così triste non mi è mai capitata, comunque si tanta tristezza per gli animali nei circhi.

    [fantozzi]
    > Il fatto è che potrebbero essere film che smascherano l'ipocrisia borghese, invece no, sono film che la legittimano: perchè "tu" inteso come "persona che guarda il film", non sei mai fantozzi, sei quello che ride di fantozzi e ridi di fantozzi perchè fantozzi è uno sfigato e tu invece sei quello perfettamente integrato nel sistema che è vincente e non ha tutti quei problemi.

    si ma è possibile ridere "con fantozzi"? voglio dire che a me sembra che il personaggio di per sé sia pensato per ridere di lui molto più che per immedesimarcisi, a meno di farlo per ridere di sé

    Juundefined 1 Risposta Ultima Risposta
    • marcoboccaccioundefined marcoboccaccio

      @ju @jones beh su fantozzi non sono del tutto d'accordo, a me più che ridere fa imbarazzo ma perché pef l'appunto mostra la crudeltà del mondo del lavoro, e come si trasferisce nei lavoratori stessi. E non tanto i film, di cui ho visto oltre al primo solo un altro, quanto la maschera in sé. Che è, a mio avviso, una maschera moderna ma come quelle della commedia dell'arte, una maschera e non un personaggio appunto perché rappresenta un universale.
      (Poi ci sarebbe pure Fracchia...)

      Juundefined Questo utente è esterno a questo forum
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      Ju
      scritto su ultima modifica di
      #10
      @marcoboh@snowfan.masto.host
      è che vedi...le persone in generale ridono guardando fantozzi.
      Mi ricordo molto bene quando ero alle medie e i miei borghesissimi compagni di classe ridevano.
      Io non potevo guardarlo, mia mamma non voleva, e quindi non sapevo bene di cosa parlava, ma poi da più grande ho capito ed è una delle rare (forse l'unica?) occasioni in cui sono d'accordo con mia mamma.
      Ora, se le persone ridono di fantozzi: o è sbagliato il messaggio o è sbagliato il film, nel senso che il messaggio è stato passato male.

      @jones@todon.nl
      1 Risposta Ultima Risposta
      1
      • Jonesundefined Jones

        @ju

        > Il circo dipende: per esempio mi sono sempre piaciuti molto gli acrobati.
        > I pagliacci mi fanno impressione e tristezza.
        > Gli animali non li voglio vedere.

        Uguale, con poche eccezioni sui pagliacci, che anche per me restano sempre molto malinconici, ma a volte in un modo che mi piace.

        > Mi ricordo una volta da piccolə che sono andatə al circo per vedere perchè c'erano i manifesti che pubblicizzavano un ferocissimo squalo e poi c'era invece una povera creatura piccolissima in un aquario sporco con le pinne tutte rosicchiate...tristissimo.

        Si, tanto, penso di immaginare bene la cosa, anche se così triste non mi è mai capitata, comunque si tanta tristezza per gli animali nei circhi.

        [fantozzi]
        > Il fatto è che potrebbero essere film che smascherano l'ipocrisia borghese, invece no, sono film che la legittimano: perchè "tu" inteso come "persona che guarda il film", non sei mai fantozzi, sei quello che ride di fantozzi e ridi di fantozzi perchè fantozzi è uno sfigato e tu invece sei quello perfettamente integrato nel sistema che è vincente e non ha tutti quei problemi.

        si ma è possibile ridere "con fantozzi"? voglio dire che a me sembra che il personaggio di per sé sia pensato per ridere di lui molto più che per immedesimarcisi, a meno di farlo per ridere di sé

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        Ju
        scritto su ultima modifica di
        #11
        @jones@todon.nl
        voglio dire che a me sembra che il personaggio di per sé sia pensato per ridere di lui molto più che per immedesimarcisi
        sì. È la cosa che secondo me rende sbagliati questi film.
        Avrebbero potuto essere un'altra cosa, sarebbe bastato poco, ma si è fatto in modo che fossero una specie di autocompiacimento capitalista.
        L'impiegato normale ride di fantozzi rassicurandosi al contempo che lui non sarà mai fantozzi, lui è ben integrato nel sistema e può pernettersi di ridere.

        Per esempio tutta un'altra cosa è Marcovaldo di Calvino.
        1 Risposta Ultima Risposta
        2
        • marcoboccaccioundefined marcoboccaccio

          @ju @jones comunque un altro tipo di violenza che non fa ridere è quello di certe parodie pseudo politiche come quelle che fa Crozza. Alla fine sembra che le caratteristiche messe in burletta siano reali quanto e più della realtà e il personaggio preso di mira ne esce bidimensionalizzato e tale da attirare le ire del pubblico per quelle cose che sono messe in burletta anziché per i (possibili) lati veramente negativi del suo comportamento

          Aaron Winston Smithundefined Questo utente è esterno a questo forum
          Aaron Winston Smithundefined Questo utente è esterno a questo forum
          Aaron Winston Smith
          scritto su ultima modifica di
          #12

          @marcoboh @ju @jones però insomma dopo i 12 anni bisognerebbe essere in grado di distinguere la realtà dalla finzione

          Juundefined 1 Risposta Ultima Risposta
          • Aaron Winston Smithundefined Aaron Winston Smith

            @marcoboh @ju @jones però insomma dopo i 12 anni bisognerebbe essere in grado di distinguere la realtà dalla finzione

            Juundefined Questo utente è esterno a questo forum
            Juundefined Questo utente è esterno a questo forum
            Ju
            scritto su ultima modifica di
            #13
            @aaronwinstonsmith@mastodon.bida.im @marcoboh@snowfan.masto.host @jones@todon.nl in che senso?
            Aaron Winston Smithundefined 1 Risposta Ultima Risposta
            • Juundefined Ju
              @aaronwinstonsmith@mastodon.bida.im @marcoboh@snowfan.masto.host @jones@todon.nl in che senso?
              Aaron Winston Smithundefined Questo utente è esterno a questo forum
              Aaron Winston Smithundefined Questo utente è esterno a questo forum
              Aaron Winston Smith
              scritto su ultima modifica di
              #14

              @ju @marcoboh @jones Nel senso che si può anche ridere guardando willi il coyote che si prende una incudine in testa anche essendo un amante degli animali , non c'e' niente di male

              rag. Gustavino Bevilacquaundefined Juundefined 2 Risposte Ultima Risposta
              1
              • Aaron Winston Smithundefined Aaron Winston Smith

                @ju @marcoboh @jones Nel senso che si può anche ridere guardando willi il coyote che si prende una incudine in testa anche essendo un amante degli animali , non c'e' niente di male

                rag. Gustavino Bevilacquaundefined Questo utente è esterno a questo forum
                rag. Gustavino Bevilacquaundefined Questo utente è esterno a questo forum
                rag. Gustavino Bevilacqua
                scritto su ultima modifica di
                #15

                @aaronwinstonsmith @ju @marcoboh @jones

                Stasera volete proprio tirarmi fuori la Scuola di Francoforte…

                In "Dialettica dell'illuminismo" Horkheimer e Adorno scrissero: "Paperino nei cartoni animati come gli infelici nella realtà ricevono le loro botte perché gli spettatori si abituino alle proprie."

                https://it.wikipedia.org/wiki/Dialettica_dell%27illuminismo

                https://archive.org/details/HorkheimerM.AdornoT.W.AdornoDialetticaDellIlluminismo19471966/page/n156/mode/1up

                1 Risposta Ultima Risposta
                • Aaron Winston Smithundefined Aaron Winston Smith

                  @ju @marcoboh @jones Nel senso che si può anche ridere guardando willi il coyote che si prende una incudine in testa anche essendo un amante degli animali , non c'e' niente di male

                  Juundefined Questo utente è esterno a questo forum
                  Juundefined Questo utente è esterno a questo forum
                  Ju
                  scritto su ultima modifica di
                  #16
                  @aaronwinstonsmith@mastodon.bida.im
                  fammi capire, quindi se io disegno un bambino disabile e rido, quello va bene perché tanto il bambino è finto?

                  No, non va bene.
                  Non è questione di realtà e finzione: siamo abituati ad un tipo di comicità che ride delle sofferenze altrui da tantissimo tempo, ma questo non rende meno sbagliata la cosa.

                  Un conto è distinguere realtà e finzione e un conto è capire cosa è giusto e cosa è sbagliato.

                  In un film una persona crudele può essere figa, questo non ci fa dire che non c'è niente di male ad ammirare una persona crudele solo perché tanto è finzione.

                  In un gioco di ruolo io posso impersonare un personaggio crudele, questo non mi fa pensare che i comportameti del mio personaggio crudele siano legittimati, se lo pensassi dovrei farmi vedere da uno bravo.

                  Allora perché in una risata crudele non c'è niente di male se è "finta”?
                  Perché ci siamo abituati.
                  Ma è un'abitudine che viene da una mentalità di sopraffazione e sta alla radice di molte cose sbagliate, in primis il bullismo, e va cambiata.

                  @marcoboh@snowfan.masto.host @jones@todon.nl
                  1 Risposta Ultima Risposta
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                  • Oblomovundefined Oblomov ha condiviso questa discussione
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                    Oblomov
                    scritto su ultima modifica di
                    #17

                    @ju @aaronwinstonsmith @marcoboh @jones

                    Al di là della finzione (che comunque ha una sua importanza, ma è un discorso a parte), la chiave principale di interpretazione sulla qualità della satira è *contro chi è rivolta*. La satira buona deride (anche con violenza) il potere, la satira scadente invece cavalca l'onda della discriminazione “verso il basso”. Ridere di un bambino disabile “colpisce verso il basso”.

                    (Per inciso è il motivo per cui a me Fantozzi non piace.)

                    Aaron Winston Smithundefined 1 Risposta Ultima Risposta
                    • Micolcostaundefined Micolcosta ha condiviso questa discussione
                    • Oblomovundefined Oblomov

                      @ju @aaronwinstonsmith @marcoboh @jones

                      Al di là della finzione (che comunque ha una sua importanza, ma è un discorso a parte), la chiave principale di interpretazione sulla qualità della satira è *contro chi è rivolta*. La satira buona deride (anche con violenza) il potere, la satira scadente invece cavalca l'onda della discriminazione “verso il basso”. Ridere di un bambino disabile “colpisce verso il basso”.

                      (Per inciso è il motivo per cui a me Fantozzi non piace.)

                      Aaron Winston Smithundefined Questo utente è esterno a questo forum
                      Aaron Winston Smithundefined Questo utente è esterno a questo forum
                      Aaron Winston Smith
                      scritto su ultima modifica di
                      #18

                      @oblomov @ju @marcoboh @jones la serie Fantozzi però rientra nel filone della commedia all'italiana (vedi anche Alberto Sordi, in una certa misura Verdone, ma prima di lui totò) che non è satira.

                      Oblomovundefined rag. Gustavino Bevilacquaundefined 2 Risposte Ultima Risposta
                      • Aaron Winston Smithundefined Aaron Winston Smith

                        @oblomov @ju @marcoboh @jones la serie Fantozzi però rientra nel filone della commedia all'italiana (vedi anche Alberto Sordi, in una certa misura Verdone, ma prima di lui totò) che non è satira.

                        Oblomovundefined Questo utente è esterno a questo forum
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                        Oblomov
                        scritto su ultima modifica di
                        #19

                        @aaronwinstonsmith @ju @marcoboh @jones

                        Non so.

                        Totò è chiaramente satira* con una fortissima carica sociale. Sordi io lo vedrei pure in questa veste, spesso e volentieri, anche se diretta soprattutto al qualunquismo piccolo borghese (v. anche la famosa «Te lo meriti Alberto Sordi»). Con Verdone già secondo me si comincia a scivolare verso il basso.

                        1/2

                        *per lo piú.

                        Oblomovundefined 1 Risposta Ultima Risposta
                        • Aaron Winston Smithundefined Aaron Winston Smith

                          @oblomov @ju @marcoboh @jones la serie Fantozzi però rientra nel filone della commedia all'italiana (vedi anche Alberto Sordi, in una certa misura Verdone, ma prima di lui totò) che non è satira.

                          rag. Gustavino Bevilacquaundefined Questo utente è esterno a questo forum
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                          rag. Gustavino Bevilacqua
                          scritto su ultima modifica di
                          #20

                          @aaronwinstonsmith @oblomov @ju @marcoboh @jones

                          Un'occasione persa di Sordi: "Io e Caterina".
                          Comunque guardatevelo, se vi capita, e ricordate che è del 1980.

                          https://it.wikipedia.org/wiki/Io_e_Caterina

                          1 Risposta Ultima Risposta
                          1
                          • Oblomovundefined Oblomov

                            @aaronwinstonsmith @ju @marcoboh @jones

                            Non so.

                            Totò è chiaramente satira* con una fortissima carica sociale. Sordi io lo vedrei pure in questa veste, spesso e volentieri, anche se diretta soprattutto al qualunquismo piccolo borghese (v. anche la famosa «Te lo meriti Alberto Sordi»). Con Verdone già secondo me si comincia a scivolare verso il basso.

                            1/2

                            *per lo piú.

                            Oblomovundefined Questo utente è esterno a questo forum
                            Oblomovundefined Questo utente è esterno a questo forum
                            Oblomov
                            scritto su ultima modifica di
                            #21

                            @aaronwinstonsmith @ju @marcoboh @jones

                            2/2 la stessa commedia all'italiana in realtà ha due forme: una è appunto quella di Sordi, che usa la commedia anche di bassa per sbattere in faccia allo spettatore la sua ipocrisia, la sua prepotenza, il suo servilismo. L'altra invece è quella che si concentra solo sull'umorismo, soprattutto di bassa, e “cede le armi” al piccolo borghese per cercare un oggetto da deridere ancora piú in basso.

                            Oblomovundefined 1 Risposta Ultima Risposta
                            1
                            • Oblomovundefined Oblomov

                              @aaronwinstonsmith @ju @marcoboh @jones

                              2/2 la stessa commedia all'italiana in realtà ha due forme: una è appunto quella di Sordi, che usa la commedia anche di bassa per sbattere in faccia allo spettatore la sua ipocrisia, la sua prepotenza, il suo servilismo. L'altra invece è quella che si concentra solo sull'umorismo, soprattutto di bassa, e “cede le armi” al piccolo borghese per cercare un oggetto da deridere ancora piú in basso.

                              Oblomovundefined Questo utente è esterno a questo forum
                              Oblomovundefined Questo utente è esterno a questo forum
                              Oblomov
                              scritto su ultima modifica di oblomov@sociale.network
                              #22

                              @aaronwinstonsmith @ju @marcoboh @jones

                              Per inciso non escludo che Fantozzi sia _inteso_ come critica sociale. Il problema è che lo fa deridendo la vittima dell'oggetto della critica invece che il suo persecutore.

                              Dún Piteogundefined 1 Risposta Ultima Risposta
                              1
                              • Oblomovundefined Oblomov

                                @aaronwinstonsmith @ju @marcoboh @jones

                                Per inciso non escludo che Fantozzi sia _inteso_ come critica sociale. Il problema è che lo fa deridendo la vittima dell'oggetto della critica invece che il suo persecutore.

                                Dún Piteogundefined Questo utente è esterno a questo forum
                                Dún Piteogundefined Questo utente è esterno a questo forum
                                Dún Piteog
                                scritto su ultima modifica di
                                #23

                                @oblomov @aaronwinstonsmith @ju @marcoboh @jones Fantozzi è satira sociale piuttosto apertamente.
                                Parla dello sfruttamento della classe media e della disparità sistemica della divisione per classi.
                                Infatti era (è?) famoso anche in Russia dove avevano(hanno?) problemi assai simili.

                                https://www.cinefiliaritrovata.it/fantozzi-speciale-i-la-tragedia-di-una-societa-ridicola/

                                Xabundefined lorconundefined 2 Risposte Ultima Risposta
                                • Dún Piteogundefined Dún Piteog

                                  @oblomov @aaronwinstonsmith @ju @marcoboh @jones Fantozzi è satira sociale piuttosto apertamente.
                                  Parla dello sfruttamento della classe media e della disparità sistemica della divisione per classi.
                                  Infatti era (è?) famoso anche in Russia dove avevano(hanno?) problemi assai simili.

                                  https://www.cinefiliaritrovata.it/fantozzi-speciale-i-la-tragedia-di-una-societa-ridicola/

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                                  #24

                                  @Dunpiteog @oblomov @aaronwinstonsmith @ju @marcoboh @jones sto scambio è molto interessante perché di solito l'ho sempre letto all'opposto (un po' per frequentazioni e non per gusto mio, che invece amo un po' tutto)

                                  Sordi (+ soprattutto Monicelli) mi sembra venissero percepiti come una satira "giustificante" dell'italiano arraffone furbacchione, da cui le critiche di Nanni Moretti ecc.

                                  Fantozzi fa ridere ma teoricamente anche incazzare, impietosire e riflettere (idealmente almeno)

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                                    @Dunpiteog @oblomov @aaronwinstonsmith @ju @marcoboh @jones sto scambio è molto interessante perché di solito l'ho sempre letto all'opposto (un po' per frequentazioni e non per gusto mio, che invece amo un po' tutto)

                                    Sordi (+ soprattutto Monicelli) mi sembra venissero percepiti come una satira "giustificante" dell'italiano arraffone furbacchione, da cui le critiche di Nanni Moretti ecc.

                                    Fantozzi fa ridere ma teoricamente anche incazzare, impietosire e riflettere (idealmente almeno)

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                                    #25

                                    @Xabacadabra @Dunpiteog @aaronwinstonsmith @ju @marcoboh @jones

                                    So che nell'interpretazione dell'opera di Sordi ci sono entrambi i campi (quelli come te che la vedono come “celebrativa” dell'italiano medio, e quelli come me che invece la vedono come un modo per cercare di farne emergere l'ipocrisia).

                                    Con Fantozzi il problema è che fa ridere _della vittima_, e la buona satira non dovrebbe fare cosí.

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                                    • Dún Piteogundefined Dún Piteog

                                      @oblomov @aaronwinstonsmith @ju @marcoboh @jones Fantozzi è satira sociale piuttosto apertamente.
                                      Parla dello sfruttamento della classe media e della disparità sistemica della divisione per classi.
                                      Infatti era (è?) famoso anche in Russia dove avevano(hanno?) problemi assai simili.

                                      https://www.cinefiliaritrovata.it/fantozzi-speciale-i-la-tragedia-di-una-societa-ridicola/

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                                      #26

                                      @Dunpiteog

                                      Concordo, sopratutto il primo film della serie di Fantozzi è critica sociale e lo è in modo molto evidente. Lo si vede chiaramente nel finale: Fantozzi che si radicalizza grazie a Folagra, si ribella ma si ribella in modo individuale, non trova solidarietà, viene punito perdonato e reintegrato dal mega direttore medio-progressista che gli ricorda che deve stare al suo posto, quello di subordinato. È un finale estremamente amaro, in linea con il filone di un certo tipo di commedia all'italiana. Ho conosciuto diverse persone che non riescono a vedere Fantozzi perchè ricorda loro la miseria delle loro vite.

                                      @oblomov @aaronwinstonsmith @ju @marcoboh @jones

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                                      • Oblomovundefined Oblomov

                                        @Xabacadabra @Dunpiteog @aaronwinstonsmith @ju @marcoboh @jones

                                        So che nell'interpretazione dell'opera di Sordi ci sono entrambi i campi (quelli come te che la vedono come “celebrativa” dell'italiano medio, e quelli come me che invece la vedono come un modo per cercare di farne emergere l'ipocrisia).

                                        Con Fantozzi il problema è che fa ridere _della vittima_, e la buona satira non dovrebbe fare cosí.

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                                        #27

                                        @Xabacadabra @Dunpiteog @aaronwinstonsmith @ju @marcoboh @jones

                                        Per me il confronto migliore è quello con Totò, la cui satira invece era *chiaramente* diretta contro ricchi, nobili, potenti e arrivisti. Ed è questa la differenza: Totò fa critica sociale facendo ridere degli oppressori, Fantozzi la fa facendo ridere della vittima. E la seconda sarà pure catartica, ma a mio parere non è buona satira.

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                                          @Dunpiteog @oblomov @aaronwinstonsmith @ju @marcoboh @jones sto scambio è molto interessante perché di solito l'ho sempre letto all'opposto (un po' per frequentazioni e non per gusto mio, che invece amo un po' tutto)

                                          Sordi (+ soprattutto Monicelli) mi sembra venissero percepiti come una satira "giustificante" dell'italiano arraffone furbacchione, da cui le critiche di Nanni Moretti ecc.

                                          Fantozzi fa ridere ma teoricamente anche incazzare, impietosire e riflettere (idealmente almeno)

                                          Dún Piteogundefined Questo utente è esterno a questo forum
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                                          #28

                                          @Xabacadabra @oblomov @aaronwinstonsmith @ju @marcoboh @jones Sordi ha fatto alcuni capolavori a mio avviso, anche loro di critica sociale.
                                          Quelli per me più riusciti e attuali sono "Finché c'è guerra c'è speranza" che critica l'ipocrisia della società riguardo agli armamenti e la guerra in generale e "il medico della mutua" che critica il comportamento della società riguardo la salute pubblica e in definitiva il profitto e il consumismo.

                                          https://it.wikipedia.org/wiki/Finch%C3%A9_c%27%C3%A8_guerra_c%27%C3%A8_speranza

                                          https://it.wikipedia.org/wiki/Il_medico_della_mutua

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